venerdì 14 ottobre 2016

Multilevel Marketing: chi, come, dove e perché.

Chi mi conosce o chi mi segue sui canali social, sa che uno dei miei nemici naturali sono le aziende che si occupano di Multilevel Marketing. Frequentando occasionalmente gruppi facebook “offro e cerco lavoro” me ne sono capitate a bizzeffe, tant'è che oramai so già cosa aspettarmi
Ma andiamo con ordine.
Cos'è il Multilevel Marketing (MLM)? Il MLM è una strategia di marketing dove il venditore guadagna esclusivamente sulla vendita diretta del prodotto e sul reclutamento di altri venditori. Mi spiego meglio:
Gino, lavora in una MLM e vende il suo prodotto X, conosce Marco e lo convince a vendere lo stesso prodotto. Ora poiché Marco lavora grazie a Gino, una percentuale dei suoi guadagni va a Gino. Marco, allettato dall'idea di guadagnare senza far niente, convince Paolo a lavorare per lui per ottenere i suoi guadagni.
Questo sistema (detto anche vendita piramidale o networking marketing) è illegale in Cina e negli USA. E in Italia? In Italia è illegale la catena di Sant'Antonio, quindi, niente impedisce a queste aziende di vendere così.
Ma è un lavoro redditizio? Conviene menarsi in questo tipo di attività?
Al di là delle mie opinioni la risposta è: dipende.
Il problema di questa tipologia di lavoro è che le persone che entrano in questo sistema vendono il prodotto ai loro amici e ai parenti saturando il proprio mercato. E dopo? Beh a quel punto o fai un classico porta a porta o convinci le persone a diventare tuoi sottoposti.
Ora, se sei stato uno dei primi ad entrare a lavorare per l’azienda, avrai sicuramente un forte guadagno, ma se sei l’ultimo della piramide i guadagni saranno molto marginali. Inoltre, in alcuni casi vi è un investimento iniziale, dei corsi di formazione (a pagamento) o addirittura “manuali del perfetto venditore” (si,mi hanno proposto anche questo).
Non vi dico di rifiutare a prescindere (ma se lo fate è meglio), però vi consiglio almeno di informarvi con chi avete a che fare e cercando un raffronto con persone hanno già avuto modo di lavorare con quell'azienda. In generale, però, vi consiglio di diffidare sempre da annunci di lavoro che vi forniscono poche informazioni e state in allarme da chi si pone con voi in maniera accattivante,  cioè si presentano con discorsi sulla realizzazione personale, sulla grossa opportunità che vi sta offrendo, ecc… rendetevi conto che vi sta vendendo un lavoro.
Se tu che leggi lavori nelle MLM so già che stai pensando. Quando parlo con voi, cioè quando voi mi contattate per cercare di farmi cambiare idea e dite che non sono informato,  poi non negate mai le mie affermazioni (anzi una volta mi avete anche risposto “si, è un bel metodo, vero?” ) e non puoi certo paragonare un’azienda seria con uno schema piramidale, visto che l’azienda seria procaccia dipendenti seguendo una logica di competenze e preparazione e non postando vaghi annunci su di un gruppo Facebook e sperando nell'accalappiamento di poveri disperati che si faranno un cuore tanto per poi chiudere questa esperienza lavorativa in maniera deludente.

E voi? Avete mai lavorato nel Networking Marketing? Quali sono le vostre esperienze al riguardo?

martedì 11 ottobre 2016

Anno 2176: quella cosa chiamata CTP.

Anno 2176, il Fertily Day ha funzionato (anche se per una qualche ragione con un ritardo di 15 anni) e oramai la popolazione italiana sfiora il miliardo. Pozzuoli è una metropoli costituita da palazzi di 200 piani collegati tra loro da megatunnel sospesi. All’interno di queste enormi struttura si concentra tutta la vita della città. Il mercato Ittico puteolano si convertì nel 2056,in seguito alla crisi alimentare, in un immenso centro di produzione di alghe alimentari, mantenendo inalterato il suo business. 
Il Macellum, invece, venne incapsulato nel 2050 e inviato nello spazio diventando,in questo modo, raggiungibile solo attraverso un ascensore gravitazionale. Ora le foto del Macellum su Instagram sono molto più esotiche. Nella marmaglia di persone che viveno nell'agglomeramento, c’era un omino piccolo, dal viso paffuto che camminava sconsolato. Procolo Williams camminava sconsolato, nel tentativo di raggiungere il settore B15 che, di norma, era raggiungibile in 30 minuti con un’eliauto. Le Eliauto, purtroppo, erano costose e non tutti potevano permettersele e, poiché Procolo era un semplice manovale, usare i suoi piedi era l’unica soluzione per rivedere Maria. “Ah, Maria” pensava Procolo rivolgendo un pensiero alla sua amata. Un pensiero così forte che lo isolava dalla moltitudine di persone avvolte nei loro abiti sgargianti e intenti a fare chissà cosa con chissà chi. Tra un sospiro e l’altro, Procolo giunse a metà del mega tunnel dove si trovava la piattaforma centrale dalla quale si diramavano altri tunnel che collegavano vari settori. -Per raggiungere il settore B15- disse Procolo tra se e se- devo prendere il tunnel per il settore A2 e tagliare per il sotto passaggio beta V-. Di colpo, il nostro eroe si fermò a guardare verso l’alto: per compiere la sua missione d’amore doveva avere il consenso del semaforo per attraversare l’area pedonale (ora utilizzata da gente per raggiungere altri settori). Procolo, sapeva che sarebbe passato un po’ di tempo, così sbuffando prese il suo smartphone e iniziò a mandare dei messaggi. Un uomo in piedi, intento a guardare al semaforo disse ad alta voce: -Anni fa non era così, si fidi! - . Il nostro eroe tornò alla realtà ed esclamò -Come!?!- . L’uomo rivolse il suo sguardo amareggiato verso Procolo-Tanti anni fa esisteva il trasporto pubblico, pagavi dei soldi per salire su dei mezzi di trasporto che avevano delle soste programmate-. Procolo alzò un sopracciglio- Stai parlando di quella storia della CTP? -  l’uomo annui con la testa e rispose -Si, purtroppo abbiamo dimenticato questo servizio che, oramai, si è perso nella notte dei tempi. Chissà perché. Secondo alcuni sono semplicemente scomparsi da un giorno all'altro mentre, secondo altri, le persone hanno semplicemente smesso di usarli-. Procolo sorrise e in tono canzonatorio rispose-  Guardi che sono tutte cavolate, eh! Non ci sono prove a riguardo! Nessun documento conferma l'esistenza del Trasporto pubblico -. - Sarà, ma mi piace crederci! -  rispose l’uomo.

Improvvisamente il semaforo diede il consenso ad attraversare l’area pedonale e i due uomini si separarono per sempre.  Mentre si avvicinava allo smistatore pedonale Procolo pensò: “Trasporto pubblico, Pullman, e fermate? Pff, quante sciocchezze!”.